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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

PARALLASSE

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N. 4875 - Parole crociate senza schema 75143 Sost. s. f. [dal gr. παράλλαξις / parállaxis / “alterazione, cambiamento”, parola composta da παρα- / para- / “accanto, al fianco di” e ἀλλάσσω / allássō / “cambiare”]: spostamento apparente di un oggetto quando osservato da punti di vista differenti. In particolare, in termini quantitativi, con il termine parallasse si indica il valore dell'angolo di spostamento. Il fenomeno era noto fin dall'antichità. L'astronomo greco Ipparco (II secolo a.C.) fu tra i primi a sfruttare la parallasse in astronomia. Si rese conto che osservando la Luna da due diversi punti della Terra, la sua posizione apparente sullo sfondo delle stelle si sarebbe leggermente spostata. Da ciò si poteva dedurre la sua distanza. Successivamente, Claudio Tolomeo formalizzò ulteriormente il concetto nel suo Almagesto . Ma c'era un limite: le stelle erano semplicemente troppo lontane perché l'occhio nudo (e gli strumenti pre-telescopici) potessero rileva...

OLIFANTE

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N. 4874 - Incroci obbligati 74128 Il termine "olifante", sost. m.s., evoca immediatamente immagini di epopee cavalleresche, di eroi che soffiano con tutte le loro forze in un enorme corno per chiamare soccorso. Ma da dove nasce questa parola? L’olifante era, in origine, un corno da caccia o da guerra ricavato dalla zanna dell’elefante. L’etimologia è trasparente: deriva dal francese antico olifant (anche oliphant ), "avorio, corno d'avorio", che a sua volta viene da un'alterazione del latino elephantus , "elefante". In latino, però, elephantus non indicava soltanto l’animale: per metonimia designava anche l’avorio, la sua materia preziosa. Da qui il passaggio semantico: dall’elefante → all’avorio → all’oggetto ricavato dall’avorio, cioè il corno. Un percorso di significato che unisce animale, sostanza e manufatto in una sola parola. Nella cultura medievale l’olifante non era un oggetto comune: era segno di nobiltà, di potere e di ricchezza. So...

MONDRIAN

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N. 4873 - Parole crociate senza schema 73135 Piet Mondrian (1872-1944) è una delle figure centrali dell'arte moderna, un pittore la cui incessante ricerca dell'astrazione ha ridefinito il linguaggio stesso della pittura nel XX secolo. Nato Pieter Cornelis Mondriaan ad Amersfoort, nei Paesi Bassi, crebbe in una famiglia di insegnanti e disegnatori, dove il disegno e l'osservazione facevano parte della vita quotidiana. Formatosi nella tradizione della pittura paesaggistica olandese, le sue prime opere raffiguravano mulini a vento, fiumi e alberi, soggetti familiari resi con una sensibilità alla luce e all'atmosfera che rifletteva l'influenza della Scuola dell'Aia e dell'impressionismo. In questa fase, pochi avrebbero potuto immaginare le composizioni geometriche essenziali che avrebbero poi definito il suo stile maturo. All'inizio del nuovo secolo, l'opera di Mondrian assorbì gradualmente le innovazioni del post-impressionismo e del simbolismo. Le t...

GIROLAMO [BUONAPARTE]

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N. 4872 - Incroci obbligati 72141 Girolamo Buonaparte era il nome alla nascita dell’uomo che in Francia sarebbe passato alla storia come Jérôme Bonaparte (1784-1860), il più giovane dei fratelli di Napoleone Bonaparte e una delle figure più pittoresche della famiglia. Nato ad Ajaccio, in Corsica, il 15 novembre 1784, entrò nella Marina francese a soli sedici anni. Nel 1803, mentre prestava servizio negli Stati Uniti, sposò Elizabeth “Betsy” Patterson, ricca aristocratica di Baltimora. Fu un matrimonio d’amore più che di calcolo politico, ma provocò l’ira di Napoleone, che si rifiutò di riconoscerlo secondo la legge francese, bandì Elizabeth dalla Francia e ne impose l’annullamento. Nonostante ciò, l’unione restò valida negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Riconciliatosi con il fratello, nel 1807, Girolamo sposò la principessa Caterina di Württemberg nel quadro di un’unione dinastica. Nominato da Napoleone re di Westfalia, con il nome di Girolamo Napoleone I (Jérôme Napoléon, in fra...

MAIEUTICA

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N. 4871 - Parole crociate senza schema 71135 Maièutica, sost. f. s., è il termine con cui si indica il metodo di insegnamento e di indagine scientifica in cui la comprensione non viene trasmessa dall’esterno, ma fatta emergere dall’interno del discente. Questo approccio è strettamente legato alla filosofia di Socrate, il quale dichiarava di non possedere la saggezza, ma di aiutare gli altri a portare alla luce verità già latenti nella loro mente. L’origine del termine è greca: deriva da μαιευτική (τέχνη) / maieutikḗ (téchnē) / che significa “(arte) ostetrica, ostetricia” [deriv. di μαῖα / maĩa / “mamma, levatrice”]. Socrate paragonava infatti il proprio ruolo a quello di una levatrice: come l’ostetrica assiste alla nascita di un bambino che non ha concepito, così il filosofo aiuta l’interlocutore a “far nascere” le idee che già porta dentro di sé. Questa metafora non è casuale: la madre di Socrate, Fenarete, era realmente una levatrice, e ciò conferisce al paragone un significato a...