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ILOTI

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N. 4892 - Parole crociate senza schema 92136 "Iloti" è la forma plurale di "ilota", sost. m. s., termine con cui nell’antica Sparta si indicava una particolare classe di servi legati alla terra e sottoposti allo Stato. Gli iloti erano una categoria unica nel panorama del mondo greco: né schiavi in senso stretto né uomini liberi, ma qualcosa di inquietantemente intermedio. Appartenevano allo Stato spartano, non ai singoli cittadini, ed erano legati alla terra che coltivavano per conto degli Spartiati, ai quali dovevano consegnare una quota fissa del raccolto. Il resto – se avanzava – era tollerato, non garantito. Dal punto di vista giuridico e sociale, gli iloti rappresentavano una contraddizione strutturale del mito spartano: mentre Sparta celebrava l’ideale dell’uguaglianza tra i cittadini e la disciplina militare, la sua economia e la sua stabilità poggiavano su una massa di popolazione assoggettata, numericamente superiore e costantemente temuta. Non a caso, gli...

ANIONI

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N. 4891 - Triplici incroci obbligati 91105 “Anioni” è la forma plurale del sost. m. s. “anione”, termine fondamentale della chimica moderna che indica una specie chimica dotata di carica elettrica negativa. Più precisamente, un anione è un atomo o un gruppo di atomi che ha acquisito uno o più elettroni, e che per questo presenta un eccesso di carica negativa rispetto allo stato neutro. La formazione degli anioni è strettamente legata alla struttura elettronica degli atomi. Molti elementi, soprattutto quelli situati nella parte destra della tavola periodica, tendono ad acquistare elettroni per raggiungere una configurazione elettronica più stabile, spesso corrispondente al completamento dello strato di valenza. Il risultato di questo processo è la nascita di uno ione negativo, che mantiene la propria identità chimica e partecipa alle reazioni come unità distinta. Formazione degli ioni. Un atomo neutro può trasformarsi in un catione mediante perdita di elettroni...

SPIGOLA

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N. 4890 - Rebus 9038 La spigola, sost. f. s., è uno dei pesci più conosciuti e apprezzati del Mar Mediterraneo. Il suo nome scientifico è Dicentrarchus labrax e fa parte della famiglia dei Moronidi. Si riconosce per il colore grigio-argenteo, il corpo affusolato, il dorso più scuro e i fianchi lucenti. Ha carni bianche e pregiate, ed è molto presente sia nella cucina tradizionale sia nel linguaggio quotidiano. Dal punto di vista zoologico, la spigola è un teleosteo  (vedi  La parola della settimana dell'8 marzo 2025 ). È una specie eurialina, cioè in grado di vivere in ambienti con diversi livelli di salinità. Sebbene viva principalmente in mare, la si trova anche in lagune, estuari e alla foce dei fiumi, soprattutto nelle prime fasi della vita. Questa capacità di adattamento ha favorito la sua diffusione e il successo nell’allevamento in acquacoltura. Predatrice per natura, si nutre di piccoli pesci, crostacei e molluschi, cacciando soprattutto al crepuscolo o di notte. P...

IALINO

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N. 4889 - Parole crociate senza schema 89136 Tra gli aggettivi che la nostra lingua ha ereditato dall’antichità, " ialino" occupa un posto discreto ma interessante. È una parola che non si incontra spesso, e forse proprio per questo conserva un’aura di limpidezza raffinata: evoca superfici trasparenti, luci nitide, oggetti che sembrano essersi formati per una sorta di solidificazione della luce. In italiano, " ialino" significa infatti “vitreo, cristallino, trasparente”, e si applica tanto a sostanze fisiche quanto a percezioni visive o impressioni poetiche. Una “superficie ialina” è una lastra di vetro o di cristallo, ma anche uno specchio d’acqua perfettamente immobile; degli “occhi ialini” suggeriscono purezza, distanza, talvolta una fragilità luminosa. È un aggettivo che appartiene più al registro letterario che all’uso quotidiano, e forse proprio per questo conserva un certo prestigio: è essenziale, preciso, ma porta con sé un’eco dell’antico. L’etimologia...

BERTESCA

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N. 4888 - Parole crociate senza schema 88143 La parola "bertesca", sost. f. s., appartiene al linguaggio architettonico medievale e indica un elemento tipico delle fortificazioni dell’epoca. Nel lessico dell’architettura militare medievale, la bertesca è infatti un corpo sporgente posto in cima a una cinta muraria, a una torre o a una porta fortificata. È una piccola costruzione in aggetto, spesso in legno (ma talvolta anche in muratura), dalla quale si poteva osservare, difendere e soprattutto colpire dall’alto gli assalitori. Una sorta di balconcino difensivo ante litteram: panoramico, certo, ma dal fascino decisamente contingente. La bertesca nasce per uno scopo eminentemente pratico: ampliare il punto di vista dei difensori e coprire la zona sottostante alla muratura, quella che dall’interno sarebbe invisibile. Questo corpo aggettante, sorretto da mensole o travi, permetteva di gettare proiettili, liquidi bollenti o poco gradevoli (nei castelli medievali la fantasia non ...

FORASIEPE

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N. 4887 - Parole crociate senza schema 87141 Tra i nomi più curiosi e affettuosi del lessico naturalistico italiano figura " forasiepe", sost. m. s. , designazione tradizionale del piccolo scricciolo ( Troglodytes troglodytes ). Il forasiepe è l’unico esponente della famiglia degli scriccioli presente in Italia e, in generale, in tutta Europa. Il termine, di sapore schiettamente rurale, appartiene soprattutto all’Italia centrale (Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Umbria), ma è attestato anche altrove. L’etimologia è chiara: " forasiepe" nasce dalla fusione di fora (“trafigge, buca”) e siepe . Chiunque abbia osservato uno scricciolo per più di dieci secondi capisce immediatamente perché. Questo minuscolo uccello bruno, dal corpo tondeggiante e dalla coda perennemente sollevata, ama muoversi tra i cespugli con velocità sorprendente, scomparendo e riapparendo tra i rami come un piccolo dardo piumato. Non vola: trapassa . Non si posa: sfreccia . È davvero un “fora-s...

KANDINSKIJ

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N. 4886 - Incroci obbligati 86142 Vasilij Kandinskij (1866–1944) è universalmente riconosciuto come uno dei padri dell’arte astratta. Nato a Mosca in una famiglia colta e sensibile alle arti, crebbe circondato da musica e colori, impressioni precoci che lo avrebbero accompagnato per tutta la vita. Sebbene avesse inizialmente intrapreso un percorso convenzionale, studiando legge ed economia e insegnando all’Università di Mosca, un incontro decisivo con i Covoni di Monet lo portò a dedicarsi definitivamente alla pittura. In quel momento, scrisse, l’oggetto “si dissolse nel puro colore”, e con esso svanì anche l’idea di una carriera giuridica. Nel 1896 si trasferì a Monaco di Baviera, allora uno dei centri più dinamici della vita artistica europea. Studiò all’Akademie der Bildenden Künste e si inserì rapidamente nell’ambiente artistico locale, fondando il gruppo Phalanx e, più tardi, nel 1911, Der Blaue Reiter insieme a Franz Marc. Il nome rifletteva semplicemente le loro passioni: Kan...

LOSANGHE

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N. 4885 - Rebus 8567 Questa settimana  è stata s ollevata un’obiezione interessante: è davvero corretto usare la parola " losanghe" come sinonimo di " rombi" ? La domanda, a prima vista geometrica, apre ancora una volta una finestra sulla storia stessa delle parole — e su come esse mutano direzione, cambiano forma e acquistano un significato diverso nel tempo. Nel linguaggio comune, " losanghe", sost. f. pl. (sing.: "losanga"),  indica effettivamente delle figure a quattro lati uguali disposti in modo obliquo, dunque dei rombi. Tutti i principali dizionari definiscono la parola "losanga" come "figura a forma di rombo", o, in araldica, "pezza a forma di rombo con due angoli acuti e due ottusi". La losanga è dunque, tecnicamente, un rombo: ma va detto che non sempre i due termini si equivalgono nell’uso. Il termine " rombo" appartiene alla terminologia geometrica pura: è il quadrilatero equilatero con g...

ICNEUMONE

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N. 4884 - Parole crociate senza schema 84140 Il termine "icneumone", sost. m. s. (pronuncia: "icnèumone"), compare nel cruciverba in questione con riferimento all’animale noto come mangusta egiziana ( Herpestes ichneumon ). Si tratta di un piccolo carnivoro appartenente alla famiglia Herpestidae , diffuso in Nord Africa, lungo il Nilo e in alcune regioni dell’Europa meridionale e del Medio Oriente. L’icneumone ha corpo allungato, zampe corte e coda sottile; misura in media un metro, di cui quasi la metà spetta alla coda. Il pelo è grigio-bruno, con tonalità più chiare sul ventre. Mangusta egiziana (Herpestes ichneumon). Foto di Jebulon, 2010. È attivo di giorno e vive in prossimità di zone umide, dove caccia serpenti, roditori, uccelli e uova. Gli antichi lo ammiravano per il coraggio con cui affrontava i serpenti velenosi e per la sua abitudine di distruggere le uova dei coccodrilli, che dissotterrava dalla sabbia. Ne...

GIANNIZZERI

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N. 4883 - Parole crociate senza schema 83137 Il termine “giannìzzeri”, sost. m. pl. (sing. “giannìzzero”), è entrato nella lingua italiana attraverso il turco  yeniçeri , che significa letteralmente “soldato nuovo” ( yeni  “nuovo”, çeri  “soldato”). La doppia “z” restituisce bene la pronuncia originale e racconta, già da sola, l’eco delle lunghe campagne tra Oriente e Occidente. Dalla fine del Medioevo in poi, i giannizzeri non furono solo un corpo militare: furono uno dei simboli più potenti e temuti dell’Impero ottomano. Il corpo dei giannizzeri nacque sotto il sultano Murad I, nella seconda metà del XIV secolo. Era una fanteria d’élite — disciplinata, stipendiata direttamente dallo Stato, addestrata a usare le armi da fuoco in un’epoca in cui la cavalleria dominava ancora i campi di battaglia. Questo li rese per decenni la punta di diamante delle armate ottomane e una delle chiavi della loro formidabile espansione. A differenza degli eserciti feudali, i giannizzeri no...

AMARANTACEE

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N. 4882 - Parole crociate senza schema 82135 Non molte famiglie botaniche portano un nome che richiama apertamente l’immortalità. Tra queste, le amarantacee — dal genere Amaranthus — si distinguono per una storia che attraversa la botanica, il mito, l’etimologia e le tradizioni alimentari di tutto il mondo. Un lignaggio tenace di verdure e pseudocereali , sopravvissuto agli imperi, che ha modellato tanto la cucina quanto i paesaggi. Il termine “amarantàcea” deriva dal greco ἀμάρανθος / amáranthos / , che significa “immortale” o “che non appassisce”. È composto dal prefisso privativo ἀ- (/ a / , “non”) e dal verbo μαραίνω (/ maraínō / , “appassire, seccare”). Gli antichi greci attribuirono il nome amaranto a un fiore mitico che, si diceva, non perdeva mai il suo colore acceso: un simbolo poetico di eternità. Quando i botanici dell’ Illuminismo iniziarono a classificare le piante in modo sistematico, adottarono questo nome evocativo per una famiglia i cui membri spesso prosperano i...

MACAO

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N. 4881 - Parole crociate senza schema 81143 Pochi luoghi al mondo racchiudono tanta storia, ricchezza e varietà culturale in uno spazio così piccolo come Macao . Arroccato sulla costa meridionale della Cina, sul  delta del fiume Pearl p roprio di fronte a Hong Kong ,    questo piccolo territorio è stato per secoli un crocevia di imperi, mercanti, marinai, missionari, avventurieri, giocatori d'azzardo e sognatori. Una città dove le chiese barocche sorgono a pochi passi dai templi taoisti e dove un pastel de nata portoghese si sente perfettamente a casa accanto a una ciotola di congee cantonese . Il nome Macao deriva dal cinese 媽閣澳 / A-Ma-Gau / , che significa  “ la baia di A-Ma ” , la dea del mare venerata dai pescatori locali. Quando i portoghesi vi sbarcarono per la prima volta e chiesero il nome del luogo, la gente del posto indicò il suo tempio. I marinai, come spesso accade, sentirono ciò che volevano sentire e il nome rimase. Fu così che una dea die...